Aprile a tutta pecora?! In molti direte: sì, ma ad aprile c'è Pasqua, è tradizione mangiare l'agnello o il capretto, cosa c'entra la pecora?
Ebbene qui vi volevo! In questi anni, vuoi la pandemia, le chiusure forzate, la vecchiaia che avanza ho iniziato a prendere coscienza di alcuni aspetti molto importanti e, da questi, lo scorso anno ho fatto una scelta. Una scelta difficile, sotto certi aspetti coraggiosa e non di facile comprensione per tutti.
Difficile, dicevo, perché come scritto sopra è una tradizione e cambiare drasticamente le nostre abitudini, l’"abbiamo sempre fatto così" non è un gesto facile.
Coraggiosa, perché in questo modo escludo una fetta importante delle entrate dell'azienda, e di questi tempi, vi assicuro, non è semplice rinunciare a dei guadagni.
Ma sono anche sicuro che molti di voi, amici e clienti, capiranno e condivideranno, anche quest’anno, il perché ho bandito dalla vendita agnellini e capretti.
Li ho tolti perché a mio giudizio troppo piccoli, non rientra nella mia concezione di benessere animale l'uccidere queste creature a pochi mesi di vita.
Preferisco sacrificare animali maturi, che abbiano comunque vissuto bene la loro vita, ed è per questo che a Pasqua non troverete agnellini o capretti, ma pecore e capre.