De rerum carnaria

"Quel dottore è un macellaio." "In questa casa c'è un macello." "Spesso anche i serial killer vengono chiamati macellai."
Bene, tutto questo è dispregiativo ed offensivo, per un mestiere antico ed importante. Troppo spesso il lavoro del macellaio viene paragonato ad atti di follia estrema o lavori che non c'entrano affatto con questa professione.

Sì, è vero, per fare il macellaio ci vogliono le palle, non è un arte accessibile a chiunque. Ma guardiamo da un altro punto di vista, o meglio dall'unico punto di vista: noi abbiamo il compito di dare dignità oltre la morte. Non entriamo in discorsi scientifici, perché l'uomo è carnivoro e via discorrendo... non è quello che ci interessa, ora. Quello che vorrei trasmettervi è un messaggio diverso, un messaggio con basi solide, fatto di coraggio, ideali e concretezza.

Perché, se da una parte il nostro lavoro è togliere la vita per donare altra vita, non sta scritto da nessuna parte che tutti gli animali, di tutte le età possano finire in vetrina nella nostra bottega. Anzi, sosteniamo l'esatto opposto. Durante tutti questi anni, abbiamo sempre cercato sentieri poco battuti da percorrere in modo da cambiare e migliorare noi stessi e tutte le persone attorno a noi.

Così è nata la nostra filosofia, il nostro modo di fare le cose che ci contraddistingue dalla massa, da quello che fanno tutti. Se pratichi le frollature (quelle vere, ben fatte) e cucini anche, allora avere basi scientifiche è il minimo richiesto e questo richiede studio, applicazione e la parte più importante, che allo stesso tempo è anche la più difficile da attuare, la scelta di una strada da seguire. Una filosofia, appunto.

Eh si, la scelta di una filosofia, è sempre un punto critico, perché così facendo crei dei limiti che penalizzano gli introiti aziendali, e al giorno d'oggi è probabilmente una delle scelte più anticommerciali che si possano fare. A questo punto, ti starai chiedendo qual è questa nostra benedetta filosofia: Abbiamo deciso di macellare e commercializzare solo animali che abbiano raggiunto l'età adulta. Infatti, da noi sono bandite le carni di agnellini, capretti, maialini e vitelli da latte oltre a polli intensivi con 40/50 giorni di vita.

Le nostre carni, di fatto, sono tutte da animali adulti, allevati secondo tutti i crismi del benessere animale. Niente di straordinario: dovrebbe essere la normalità, purtroppo spesso non è così. L'animale adulto, oltre ad aver vissuto una vita dignitosa ed etica, ha carni con valori nutrizionali più elevati di quelle che si trovano spesso in commercio.

Come scrisse Lucrezio nel De Rerum Natura: "Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose.” Per questo non smettiamo mai di informarci, studiare e cercare soluzioni nuove.

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